A cura di: Antongiulio Barbaro, Alessio Bartaloni, Amos Cecchi, Antonio Floridia, Monica Liperini,
Arnaldo Melloni, Eriberto Melloni, Massimo Migani, Mario Primicerio, Simone Siliani



Nessuno è chiamato a scegliere tra essere in Europa e essere nel Mediterraneo,
poiché l'Europa intera è nel Mediterraneo.

Aldo Moro

venerdì 29 maggio 2015

A proposito di Bent di Martin Sherman: la rimozione della persecuzione nazista ai danni degli omosessuali e le sfide attuali contro l'omofobia

di Micaela Frulli (*)

Se mi si chiede di dire perché l’amavo,
sento che questo non si può esprimere che rispondendo:
“perché era lui, perché ero io”
Michel de Montaigne

Il 17 maggio, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, la "Compagnia cervelli in tempesta" di Quarrata ha messo in scena Bent, di Martin Sherman, per la regia di Lorenzo Tarocchi. Lo spettacolo è stato rappresentato nella suggestiva cornice di Villa La Magia, messa a disposizione dal Comune di Quarrata che ha voluto patrocinare l’iniziativa e a cui va il grande merito di aver così sottolineato l’importanza di questa giornata.
La locandina della pièce Bent,
rappresentata a Quarrata il 15/16/17 maggio 2015.
Bent (il titolo si riferisce al termine slang utilizzato in alcuni Paesi europei per definire gli omosessuali) è stato scritto per il teatro nel 1979, ma finora rappresentato pochissimo in Italia. È un testo lucido e coraggioso e assai coraggiosa è la scelta di metterlo in scena per fare luce su questa pagina di storia quasi rimossa e per indurre a riflettere sul confronto tra memoria e attualità.
Attraverso la storia di Max, la pièce ci racconta il passaggio dalla Berlino di inizio anni ’30, dove l’omosessualità era tollerata, al clima di persecuzione di confronti dei gay successivo alla “Notte dei lunghi coltelli”. Max è costretto a fuggire e a nascondersi con il suo convivente Rudy, ballerino di cabaret. La fuga si conclude tragicamente sul treno per Dachau, dove Max rinnega la sua omosessualità, prende a calci l’amante Rudy, che viene poi ucciso, e possiede una ragazza morta per non ammettere di essere gay. Nel campo di concentramento Max, che ha finto di essere ebreo ed è stato bollato con la stella gialla, incontra Horst, che è marchiato con il triangolo rosa, simbolo riservato agli omosessuali, e tra i due cresce una storia d’amore delicata, improbabile, disperata. La relazione con Horst, internato per aver firmato il manifesto per la legalizzazione dell’omosessualità, porta Max ad accettare completamente la propria identità e a divenirne fiero.

lunedì 18 maggio 2015

Il sistema elettorale del Regno Unito e l'Italicum: intervista ad Antonio Floridia

Nelle scorse settimane il dibattito sui meccanismi elettorali ed i loro effetti si è fortemente ravvivato, sia in seguito all’approvazione in via definitiva - tra le polemiche - della legge di riforma per l’elezione della Camera dei Deputati (Italicum, 4 maggio), sia per il successivo esito delle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni nel Regno Unito (7 maggio). Non pochi commentatori, a partire dall’attuale Presidente del Consiglio, non hanno mancato di sottolineare come nel Regno Unito si sia definita “la sera delle elezioni” nuova maggioranza conservatrice per la formazione del Governo, pur con il favore di solo il 36,9% dei voti. «In Italia con l'Italicum con il 36% dei voti si va al ballottaggio. Quanta superficialità e studiata disinformazione c'è stata nel dibattito sulla legge elettorale», si è affrettato a commentare Matteo Renzi. Concetto ripreso in un ampio articolo del prof. Roberto D’Alimonte, uno degli esperti di flussi e sistemi elettorali che ha collaborato alla definizione dell’Italicum.
2 aprile 2015: dibattito televisivo tra i leader dei principali partiti in vista delle elezioni nel Regno Unito.
Da sinistra: Natalie Bennett (
Green Party), Nick Clegg (Liberal Democrat), Nigel Farage (UKIP),
Ed Miliband (
Labour), Leanne Wood (Plaid Cymru),
Nicola Sturgeon (SNP), David Cameron (Conservative, Premier uscente).
Per capire qualcosa in più su somiglianze e differenze tra i due sistemi abbiamo rivolto alcune domande ad Antonio Floridia, attualmente Presidente della Società italiana studi elettorali (SISE).