A cura di: Antongiulio Barbaro, Alessio Bartaloni, Amos Cecchi, Antonio Floridia, Monica Liperini,
Arnaldo Melloni, Eriberto Melloni, Massimo Migani, Mario Primicerio, Simone Siliani



Nessuno è chiamato a scegliere tra essere in Europa e essere nel Mediterraneo,
poiché l'Europa intera è nel Mediterraneo.

Aldo Moro

lunedì 8 giugno 2015

L'inserimento delle tramvie nei Centri storici e il "caso Firenze"

di Arnaldo Melloni

Dopo l'innegabile e crescente successo della linea 1, dal maggio 2014 sono partiti e paiono procedere con speditezza i lavori per la realizzazione delle linee 2  e 3 del sistema tramviario fiorentino: tra qualche polemica ed il prevedibile (ed in larga parte inevitabile) peggioramento della mobilità cittadina, sono attualmente aperti cantieri in via Gordigiani, via Buonsignori, via di Novoli, viale Guidoni, viale Luder, viale Strozzi, via dello Statuto, via Tavanti, viale Morgagni. Mentre si preannunciano ulteriori prolungamenti della rete verso i quartieri occidentali della città ed i Comuni contermini. Una "cura da cavallo" che l'attuale Amministrazione comunale sembra impegnata a condurre nel migliore dei modi, dopo la negativa paralisi subita dal progetto nel periodo 2009-2014.
Schema del sistema tramviario fiorentino:
in rosso la linea 1 (attiva), in verde la linea 2 ed in azzurro la linea 3 (entrambe in costruzione).
In questo contesto rimane del tutto aperta una questione sostanziale: come servire adeguatamente il Centro storico di Firenze e raggiungere i quartieri orientali della città? Negli anni scorsi erano state vagliate diverse opzioni, in larga parte inserite nello strumento strategico di pianificazione territoriale del Comune (il Piano strutturale, approvato nel 2011), dopo il discutibile accantonamento (2009-2010) del già progettato percorso in superficie che avrebbe dovuto collegare la stazione di Santa Maria Novella con piazza San Marco e piazza della Libertà, passando per piazza San Giovanni: il cuore della città.