A cura di: Antongiulio Barbaro, Alessio Bartaloni, Amos Cecchi, Antonio Floridia, Monica Liperini,
Arnaldo Melloni, Eriberto Melloni, Massimo Migani, Mario Primicerio, Simone Siliani



Nessuno è chiamato a scegliere tra essere in Europa e essere nel Mediterraneo,
poiché l'Europa intera è nel Mediterraneo.

Aldo Moro

giovedì 4 dicembre 2014

Torneranno i prati

di Cristina Pucci

“torneranno i prati”, minuscolo, Ermanno Olmi, maiuscolo. Omaggio ai morti della Grande Guerra, anche se, come dice uno dei  protagonisti e come avrà detto di sicuro uno dei veri soldati di allora, “dopo è troppo tardi”.
Il manifesto ufficiale di "torneranno i prati".
Vorrei esprimere un mio pensiero, ricorre il centenario della grande carneficina, ma niente c'è da festeggiare, gli eventi, i dibattiti, i filmati siano ricordi doverosi volti a stimolare pensieri per chi è morto giovane, per chi ha visto la propria vita rubata senza ragione per una guerra, evento massimo di distruzione e rovina, l'evento di assoluto evitamento. A me è sembrato di cogliere nuances di festeggiamento.
Una montagna coperta di neve fragrante ed immacolata risplende al lume di una candida luna piena. Tutto pare sereno, ma sotto la neve e sotto la terra, dietro un reticolato di filo spinato da cui pendono campanelli per l'allerta, una trincea. Soldati imbacuccati, sotterrati da coperte antiche, rigide ed inutili contro il freddo del mondo e dell'anima, trascorrono la notte, difendono una posizione di alta quota. Dal biancore lucente del mondo fuori si passa ad un grigio sporco, un colore infangato, come sono i soldati di cui si narra.
Lumini minuscoli rischiarano come possibile, stufe sbilenche scaldano, e forse e solo un po', le gavette che vi sono appoggiate. Arriva il rancio, arriva la posta, si chiamano dei nomi, essere una persona nominata colà non ha alcun valore. Arriva un topo, cui si preparano palline di pane, ma anche a lui non sembrano buone. La trincea austriaca è così vicina che si possono sentire i respiri dei nemici.
Gli ordini, insensati, come il resto peraltro, si obbedisce però, pare sia d'obbligo, “signorsì.”, si va a morire, subito impallinati dal cecchino di fronte. Uno piscia prima di andare volontario dice, “gli animali prima di essere macellati pisciano e cacano ... così anche noi ...”, ma non va, non obbedisce all'inutile ordine, si spara. Riprende in mano la sua vita, esercita quella possibilità di scelta che dovrebbe esserle intrinseca, e decide cosa sia possibile farsene in quel luogo ed in quel dato momento: liberarsene.
Arrivano altri ordini, per telefono, arrivano bengala che illuminano la notte e una pioggia di colpi di mortaio. Altri muoiono subito, altri sono feriti. Un tenentino, lasciato lì a capo del nulla eterno, scrive alla madre. “... poi di tutta questa nostra sofferenza non resterà nessun ricordo ...”. Alla fine si deve andare e si seppelliscono i morti nella neve, resteranno lì, nei boschi, dimenticati. E croci vecchie e cadenti chiudono dopo filmati di repertorio che mostrano folle esultanti intorno ai vincitori.
Bel modo di presentare, quasi in silenzio ed in primo piano la guerra, senza scene di massa, senza troppi spari e scoppi. Un soldato all'inizio canta malinconiche canzoni d'amore, poi non più, solo con il cuore lieve si può cantare e lì tutti ce l'hanno peso, oppresso ed attonito. La musica è di Fresu, c'è solo all'inizio e alla fine, sottolinea il pianto, il vecchio Olmi lo dedica al padre e ai suoi racconti della sua guerra. Un film bello, minimalista e accuratissimo ... Un po' forse parla anche della vita che poi ognuno lascerà e dei più, soldati semplici,  non  resterà segno alcuno. Magari nel mezzo qualcuno l'ha goduta, almeno in alcuni momenti. Mi sono ricordata la mia folgorazione per “niente di nuovo sul fronte occidentale,” di Remarque, ero una ragazzetta, dopo quello lessi quasi tutti i suoi libri, chissà se ora qualcuno lo ricorda, lo legge.

Il trailer ufficiale di "torneranno i prati".

"torneranno i prati" (80 minuti), sceneggiatura e regia: Ermanno Olmi. Prodotto da Cinemaundici, Ipotesi Cinema, Rai Cinema; distribuito da 01 Distribution. Interpreti: Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Camillo Grassi, Niccolò Senni, Domenico Benetti, Andrea Benetti, Francesco Nardelli. Nelle sale dal 6 novembre 2014.


Altri commenti
Un film epidermico, una ballata malinconica perfettamente centrata nel cuore di tenebra di una trincea, di Paola Casella (Mymovies)
L’appello di Olmi contro guerre e Potere, di Alessandra Levantesi Kezich (La Stampa)
- La tragica Grande guerra dei soldati quasi bambini, di Cinzia Romani (Il Giornale)
- Neve, silenzi e memoria: la Grande guerra di Olmi, di Paolo Mereghetti (Corriere della Sera)
- "Torneranno i prati", Olmi contro la guerra con un film ad alta quota, di Chiara Ugolini (la Repubblica)
- La guerra di Olmi, di Natalia Aspesi (la Repubblica)
- Torneranno i prati, di Antonio Bracco (Comingsoon)
- "Torneranno i prati", il grande tradimento ispira un grande Olmi, di Federico Pontiggia (il Fatto Quotidiano)
- Torneranno i prati, di Mariarosa Mancuso (Il Foglio)
- Torneranno i prati, di Antonio Maria Abate (Cineblog)
La Grande Guerra di Ermanno Olmi, di Giulia Marras (Fare Film)
- Torneranno i prati, di Matteo De Simei (Ondacinema)
- Torneranno i prati, di Mauro Roffi (Millecanali)
- Torneranno i prati, di Rosalinda Gaudiano (Cinema 4 stelle)
- Torneranno i prati, di Sergio Sozzo (Sentieri selvaggi)
- Torneranno i prati, di Rosalinda Occhipinti (The Post Internazionale)

Per saperne di più
- il sito internet ufficiale: Centenario della Prima Guerra Mondiale 2014/2018

1 commento:

  1. spero di poter vedere questo film in dvd presto. Al cinema non vado più ormai da anni.

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