For the dead and the living, we must bear witness
Elie Wiesel
L’11 luglio scorso, al Memoriale di Potočari, sono state commemorate le vittime della strage di Srebrenica, di cui ricorre il ventesimo anniversario. Nel luglio del 1995, nel corso della guerra in Bosnia ed Erzegovina, le forze serbo-bosniache attaccarono l'enclave di Srebrenica, dichiarata "zona protetta" dalle Nazioni Unite con la risoluzione 819 e posta sotto la protezione dei Caschi blu dell’ONU (UNPROFOR), zona dove migliaia di musulmani bosniaci avevano trovato rifugio.
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Il cimitero-memoriale di Srebrenica-Potočari, in Bosnia. |
Il massacro fu perpetrato dalle truppe dell’esercito della cosiddetta Republika Srpska, guidate dal generale Ratko Mladić, al momento sotto processo di fronte al Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (TPIJ), con sede all’Aja. L’allora Presidente della Republika Srpska era il famigerato Radovan Karadžić, anch’egli attualmente sotto processo di fronte al TPIJ. Sotto processo per il massacro di Srebrenica era anche l’ex Presidente serbo Slobodan Milošević al momento della sua morte avvenuta all’Aja nel 2006.